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Visualizzazione dei post da maggio, 2025
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📌 sabato – conoscenza del territorio Due uomini, due visioni. Un territorio che li contiene ancora. Vivo a Cagli , lavoro a Urbino , frequento spesso Fano e Rimini . Ogni giorno mi muovo dentro un territorio che nel Quattrocento fu segnato dalla rivalità tra Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro . Due personalità opposte. Due modi diversi di governare, costruire, immaginare il proprio tempo. Due idee di architettura e, forse, due idee di uomo. 🎭 Sigismondo , impulsivo e passionale, lascia traccia di sé in opere che parlano più di lui che del suo popolo. A Rimini , il Tempio Malatestiano è insieme mausoleo, tempio pagano e dichiarazione d’amore. E accanto, il Castel Sismondo  è fortificazione e autoritratto: solido, scenografico, centrale. 📐 Federico , stratega e uomo di cultura, costruisce invece con misura. Il suo Palazzo Ducale di Urbino è un’architettura razionale, aperta alla luce, pensata per durare e per educare. E anche le sue fortificazi...
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 📌 venerdì – diario dalla scuola Tempo di bilanci (visti dai banchi) È tempo di bilanci di fine anno. E se in un altro post ho già raccontato quanto questo per me sia stato un anno speciale — l’anno in cui il lavoro è diventato davvero il mio mondo — oggi provo a spostare lo sguardo, non partendo da me, ma da loro: dai ragazzi. Cosa ho trasmesso, davvero? Cosa è arrivato dall’altra parte della cattedra? Ripenso a tutte quelle lezioni in cui ho visto i loro occhi accendersi, anche solo per un istante. Quando mi pongono domande, si fermano a ragionare, provano a riformulare. Quando, magari senza neanche rendersene conto, tornano a casa con un’idea un po’ più chiara — o almeno più viva — di qualcosa. Forse lo fanno solo per un voto. Forse inseguono una sufficienza. Ma forse — in qualcuno — comincia ad emergere una visione diversa: un modo di pensare che va oltre la procedura. Forse, lentamente, la matematica inizia a diventare un linguaggio , una forma di pensiero da abitare. ...
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📌 giovedì – il consiglio culturale L’essenzialità del gotico cistercense in Italia Nel panorama gotico europeo, il gotico cistercense rappresenta una via laterale e silenziosa. È il gotico della luce filtrata, del rigore costruttivo, dell’austerità come valore. Non cerca lo slancio verso l’alto delle cattedrali francesi, né l’effetto delle grandi vetrate istoriate o delle decorazioni scultoree: anzi, li rifugge volutamente . In Italia, questo stile ha trovato terreno fertile in contesti rurali e monastici , dando forma a una spiritualità architettonica sobria e potente. Ma soprattutto, ha trovato una sua naturale affinità con il carattere profondo della cultura italiana , che non ha mai recepito del tutto il gotico più spettacolare del nord Europa. Il gotico, in Italia, ha sempre faticato a imporsi con le stesse caratteristiche scenografiche che ebbe oltre le Alpi. La tradizione classica, la forza del romanico e una visione più contenuta della spiritualità hanno condiziona...
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  📌 mercoledì – riflessioni sullo stile di vita Ascoltare se stessi, ora per ora Uno dei lavori più silenziosi ma costanti che sto portando avanti è quello di capire quali attività sono più appaganti per me a seconda del momento della giornata . Un lavoro che non si basa su pianificazioni rigide o modelli esterni, ma su qualcosa di molto più personale: l’ascolto del mio stato emotivo, ormonale ed energetico . In questi ultimi mesi ho provato a incastrare alcune attività nei vari momenti della giornata, tenendo conto se vado a scuola o meno, e osservando come mi sento davvero. Il tentativo più riuscito, quello che ormai è diventato una costante felice , è il mio rituale delle 6 del mattino al bar . Ci vado tutti i giorni, feriali e festivi, non importa . Accendo il computer, metto la musica in cuffia, prendo una tazza di caffè e comincio a scrivere, creare, preparare materiale didattico. Guardo fuori dalla vetrata la piazza che si risveglia, assaporo il silenzio, mi immergo. È...
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  📌 martedì – il bello della matematica È tutta una questione di denominatori C’è un certo tipo di bellezza nella matematica che non ha bisogno di formule complesse per rivelarsi. A volte basta un’idea chiara , un rapporto, una proporzione, per illuminare in modo semplice discorsi che sembrano ragionevoli ma che sono profondamente sbagliati. Mi capita di sentire frasi come: “Conosco tante persone con il tumore che non hanno mai fumato.” Eppure basta un po’ di aritmetica per capire perché questo ragionamento è fuorviante . Facciamo un esempio. Immaginiamo di avere 100 persone con tumore : 50 fumatori e 50 non fumatori. A prima vista si potrebbe pensare: “Vedi? Il fumo non cambia nulla: metà e metà.” Ma cosa succede se allarghiamo lo sguardo? Aggiungiamo, per esempio, 900 persone senza tumore . E supponiamo che tra queste 900 tutti siano non fumatori . Adesso abbiamo: 50 fumatori malati 50 non fumatori malati 900 non fumatori sani Totale: Fumatori totali:...
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📌 lunedì – itinerari di gite scolastiche Castel del Monte: il castello che non si lascia spiegare La nostra gita scolastica in Puglia è iniziata con un’immagine che resta impressa: Castel del Monte , visibile da lontano come una geometria scolpita contro il cielo . Isolato su una collina delle Murge, è più simile a un oggetto simbolico che a una roccaforte. È stato fatto costruire attorno al 1240 da Federico II di Svevia , figura chiave della cultura medievale europea, amante del sapere, del diritto e delle arti. L’impatto visivo è immediato: l’intero castello è costruito secondo un rigore geometrico quasi ossessivo. La pianta è un ottagono perfetto , con otto torri ottagonali inserite in ciascun angolo. All’interno, un cortile ottagonale ripete lo schema, dando l’impressione di trovarsi all’interno di un disegno matematico. L’ otto non è solo una scelta estetica: è simbolo dell’ ottavo giorno , quello che viene dopo la creazione, l’eternità, il passaggio dalla vita terrena a...
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📌 domenica – parole della domenica mattina Lasciare andare e tornare a sé Sto imparando, lentamente, che pensieri ed emozioni non si comandano . Arrivano, si impongono, si trasformano. A volte si ripetono, altre volte sorprendono. E per quanto ci sforziamo, non possiamo decidere cosa sentire, né cosa pensare . Possiamo solo guardarli, come si guardano le nuvole passare. A volte leggere, a volte pesanti. Ma sempre nostre. Nostre non perché le abbiamo scelte, ma perché sono il frutto della nostra storia personale , del modo in cui siamo cresciuti, dei legami, del contesto in cui ci siamo formati, del racconto sociale che abbiamo respirato. Penso spesso al tifo calcistico. Io sono felice o triste se la Fiorentina vince o perde. Non c’è logica. È solo il risultato di una storia che porto dentro , iniziata per caso — una sorella che studiava a Firenze — e poi diventata parte di me. Un pezzo di identità affettiva, fuori dal mio controllo , e proprio per questo così autentica. S...
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  📌 sabato – una sfida per la mente Che ora è… in gradi? Oggi ti propongo un quesito che sembra semplice, ma nasconde una piccola trappola matematica: non basta saper leggere l’orologio… bisogna immaginarselo muovere . 🕰️ Le due lancette si muovono entrambe in modo continuo e costante. Alle 1:20… quale angolo convesso formano tra loro? 🧠 Serve logica, geometria… e un pizzico di pazienza. 📌 Scrivi nei commenti la tua risposta. 📎 Domani sera pubblicherò la soluzione con il ragionamento completo!
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  📌 venerdì – diario dalla scuola Una domanda che ritorna A volte, tra una lezione e l’altra, mi chiedo se non sia perfettamente comprensibile che alcuni dei miei ragazzi trovino difficile appassionarsi all’algebra o all’analisi. Non perché mi dicano “a che serve?”, ma perché lo vedo: non è il loro mondo. Il fatto è che per me la matematica è un mondo , e insegnarla è una delle cose che mi fanno sentire pienamente in vita. Ma perché mai dovrebbe esserlo anche per loro? È una domanda che mi porto dentro da tempo, e ogni tanto riaffiora con forza, quando vedo i loro occhi vagare, o la loro fatica a trovare un senso in quello che stiamo facendo. Sono profondamente convinto che ridurre ogni cosa all’utilità pratica sia un errore culturale prima ancora che pedagogico . Non viviamo solo di scopi immediati. Viviamo anche — forse soprattutto — di mondi in cui immergerci, di passioni che ci parlano, di legami, di amore, di valvole di sfogo che ci ristorano. Eppure il dubbio rimane: ...
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📌 giovedì – un consiglio culturale Milano Liberty: il palazzo che fece scandalo Se passate da Milano, fermatevi qualche minuto in corso Venezia davanti a Palazzo Castiglioni . È uno degli edifici Liberty più significativi della città — e forse anche uno dei più provocatori della sua epoca. Progettato da Giuseppe Sommaruga e completato nel 1903, il palazzo suscitò scandalo e polemiche già dal primo sguardo. Il motivo? Due statue femminili seminude — scolpite da Ernesto Bazzaro — adagiate con grazia sulla facciata, a simboleggiare la Pace e l’ Industria . Milano, ancora imbevuta di gusto borghese e neoclassico, non era pronta per quella bellezza disinvolta, sinuosa, sensuale . I milanesi iniziarono a chiamarlo “il palazzo delle Cariatidi svestite” , e alla fine, per quietare gli animi, le due sculture furono rimosse. Ma anche senza quelle figure, Palazzo Castiglioni rimane un manifesto . Non di uno stile, ma di una visione del mondo : un’architettura che non vuole imitar...
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📌 mercoledì – riflessioni sullo stile di vita Il valore delle conversazioni quotidiane Durante la giornata incontro e parlo con tante persone . Dalla signora del bar che alle sei mi fa il primo caffè del mattino, ai colleghi, ai ragazzi a scuola, agli incontri più o meno casuali al bar, fino ovviamente alle conversazioni con la mia compagna. Alcune di queste interazioni si limitano a poche battute , altre si trasformano in chiacchierate più lunghe , più vere, più profonde. Eppure, con il tempo, sto imparando che non conta tanto l’argomento della conversazione , quanto la qualità dello scambio . Si può parlare del tempo, di calcio, di quello che si è mangiato a cena o di un libro letto anni fa: ciò che fa la differenza è il modo in cui ci si parla , l'energia che si trasmette, l’atteggiamento che si respira . Forse tra gli scambi più sinceri e proficui ci sono proprio quelli che ho con i ragazzi . A scuola, o in momenti informali, mi capita spesso di raccontare il mio modo d...
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  📌 martedì – il bello della matematica Lo stupore che abita ogni triangolo Rimango sempre affascinato dalle proprietà dei triangoli . A scuola si dice che “le tre altezze di un triangolo si incontrano sempre in un punto” — l’ ortocentro — ma spesso ci si limita a registrare questo fatto, senza soffermarsi davvero sullo stupore che dovrebbe accompagnarlo. Perché è una cosa incredibile: qualunque sia la forma del triangolo , ottuso, acuto, scaleno, isoscele… le tre altezze si incontrano sempre in un unico punto . È come se, dietro ogni figura visibile, ci fosse un ordine invisibile , una regola silenziosa che tiene tutto insieme. E questo vale per molte altre proprietà. Penso alla meraviglia della retta di Eulero , che collega tre punti fondamentali di ogni triangolo: l’ ortocentro (incontro delle altezze), il baricentro (incontro delle mediane), il circocentro (incontro degli assi). Tre punti, tre costruzioni totalmente diverse, legate a idee geometriche auto...
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  📌 domenica – parole libere della sera Tifare per qualcosa, abitare un mondo: dalla Fiorentina a Paolini, il Papa e i fumatori Quanto è importante lo sport? E quanto è importante il tifo? Da quando avevo sette anni tifo Fiorentina. Tifo Fiorentina perché mia sorella studiava a Firenze , e da bambino quella città lontana, evocata nei suoi racconti, è diventata per me un simbolo, un colore, un’idea da abbracciare. Da lì è partito un meccanismo di identificazione che dura ancora oggi. Un legame che va oltre la logica, oltre l’utilità. Mi emoziono, soffro, gioisco per quei colori — senza che ci sia un tornaconto personale , semplicemente perché mi sento parte di quel piccolo mondo. Ed è proprio questo, credo, il punto: per essere felici bisogna abitare un proprio mondo , un mondo in cui ci si immerge e ci si perde, ma da cui si esce arricchiti. Un mondo che ha senso in sé, senza bisogno di giustificarsi. Ricordo le lezioni di Estetica del professor Giuseppe Di Giacomo , a Rom...
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  📌 sabato – una sfida per la mente La sfida di oggi è un piccolo rompicapo di logica combinatoria , perfetto per chi ama ragionare con attenzione su tutte le possibilità… e prevenirle! Immagina di dover essere certo di ottenere due tris di colori diversi , ma senza mai sapere che colore stai pescando. Quanti ne servono, nel peggiore dei casi , per essere davvero sicuri? 🧠 Prova a risolvere questo quesito: (puoi salvarlo e condividerlo) Scrivi nei commenti la tua risposta (senza barare!) 🗝️ La soluzione verrà pubblicata domani sera sotto al post. 
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📌 venerdì – diario dalla scuola “A che serve studiare?”: una chiacchierata in prima Questa settimana, con i ragazzi della mia prima, è nata una conversazione che mi ha fatto riflettere molto — e spero anche loro. Alcuni hanno detto esplicitamente che studiare non serve a fare soldi , e quindi non ne vedono l’utilità. Una frase che, lo ammetto, mi colpisce ogni volta. Ma ho cercato di non partire da un discorso moralista, né da una predica su quanto sia "giusto" studiare. Ho preferito rispondere in un altro modo: raccontando il mio punto di vista , in modo personale e forse anche un po’ vulnerabile. Ho detto loro che io, da buon materialista epicureo , cerco nella vita il piacere. Ma non un piacere effimero o consumistico: cerco quei piaceri che portano a una felicità stabile, duratura, che si rinnova ogni giorno. E in quest’ottica, non credo che i beni materiali possano davvero rendere felici . In psicologia si parla di adattamento edonico : qualsiasi oggetto, qualsiasi...
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  📌 Giovedì – un consiglio culturale Tra Giotto e il terremoto: la scuola riminese nel cuore di Sant’Agostino Da quando vivo nelle Marche settentrionali, Urbino e Rimini sono diventate le due città d’arte che più frequento e amo. Se Urbino è una città-palazzo, raccolta e silenziosa, Rimini sorprende per la stratificazione storica e per alcuni luoghi che restituiscono la potenza del Trecento italiano in forma quasi intatta. In questi giorni in cui si parla del nuovo papa agostiniano, voglio segnalare una chiesa che unisce arte, spiritualità e memoria storica: la chiesa di San Giovanni Evangelista , nota come chiesa di Sant’Agostino , fondata dagli agostiniani e situata nel cuore della città. Dopo il terremoto del 1916, nella zona absidale della chiesa vennero alla luce splendidi affreschi della scuola riminese , databili ai primi decenni del Trecento. Si tratta di una delle testimonianze più significative di quella corrente pittorica che nasce dopo il passaggio di Giotto a R...
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  🗓️ Mercoledì – Riflessioni sullo stile di vita 📍Trasformare il lavoro nel proprio mondo Questo è stato, per me, un anno molto importante. Non tanto perché ho lavorato di più, ma perché ho imparato a vivere il lavoro in modo diverso : più autentico, più vicino a ciò che sono. Mi è sempre piaciuto insegnare. Sin da piccolo ho avuto il desiderio di condividere quello che imparavo. Ma a scuola, negli ultimi tempi, qualcosa si era incrinato. La mia mente cominciava a riconoscere la scuola solo come un luogo di doveri e impegni. E invece io volevo sentirmi vivo anche lì, come quando sono immerso in ciò che amo. Così ho fatto un lavoro profondo su me stesso. Ho osservato quali sono i momenti in cui mi sento davvero coinvolto , e ho capito che succede soprattutto quando propongo ai ragazzi i quesiti delle gare di matematica . Mi appassiona vederli ragionare, scoprire nuove strade, imparare insieme. E allora ho trovato un modo per integrare questi quesiti nel programma ordinario, rende...
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🟦 Martedì – Il bello della matematica: Le tre ellissi All’orale del concorso per diventare docente parlai del legame tra geometria analitica e arte, soffermandomi in particolare sull’utilizzo dell’ellisse nell’architettura del Seicento. Dal colonnato di San Pietro di Bernini (che in realtà non è una vera ellisse), alle forme ellittiche di San Carlino di Borromini e Sant’Andrea al Quirinale, notavo come l’ellisse fosse diventata uno strumento espressivo di tensione e movimento, proprio in un’epoca in cui la geometria analitica stava nascendo — con Cartesio e il suo piano cartesiano. Ma a dire il vero, a me questa trasversalità non interessa davvero. Non credo che la matematica sia bella solo perché “serve” all’arte o alla realtà. La matematica è bella di per sé . Io trovo nella formula dell’ellisse, x 2 a 2 + y 2 b 2 = 1 \frac{x^2}{a^2} + \frac{y^2}{b^2} = 1 la stessa eleganza che sento guardando l’ellisse architettonica di Borromini. Ma con una differenza fondamentale: la formul...