📌 martedì – il bello della matematica
È tutta una questione di denominatori
C’è un certo tipo di bellezza nella matematica che non ha bisogno di formule complesse per rivelarsi. A volte basta un’idea chiara, un rapporto, una proporzione, per illuminare in modo semplice discorsi che sembrano ragionevoli ma che sono profondamente sbagliati.
Mi capita di sentire frasi come:
“Conosco tante persone con il tumore che non hanno mai fumato.”
Eppure basta un po’ di aritmetica per capire perché questo ragionamento è fuorviante.
Facciamo un esempio.
Immaginiamo di avere 100 persone con tumore: 50 fumatori e 50 non fumatori.
A prima vista si potrebbe pensare: “Vedi? Il fumo non cambia nulla: metà e metà.”
Ma cosa succede se allarghiamo lo sguardo?
Aggiungiamo, per esempio, 900 persone senza tumore.
E supponiamo che tra queste 900 tutti siano non fumatori.
Adesso abbiamo:
-
50 fumatori malati
-
50 non fumatori malati
-
900 non fumatori sani
Totale:
-
Fumatori totali: 50
-
Non fumatori totali: 950
E ora guardiamo le percentuali:
-
Tra i fumatori, 50 su 50 hanno un tumore → 100% -
Tra i non fumatori, 50 su 950 → 5,2%
Ecco che la situazione cambia completamente.
Non è il numero assoluto a contare, ma la proporzione.
Il problema era nel denominatore.
Spesso confondiamo la direzione del ragionamento:
guardiamo chi è malato e vediamo quanti fumano.
Ma la domanda corretta è l’opposta:
tra chi fuma, quanti si ammalano?
E questa è la forza della matematica:
ci insegna a formulare le domande nel modo giusto
e a guardare i dati senza cadere nei tranelli delle intuizioni superficiali.
Perché a volte basta mettere i numeri al posto giusto,
e tutto si illumina.

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