📌 domenica – le parole della domenica mattina

Credere in Dio non è una questione religiosa, ma filosofica.

Essere cattolici non significa semplicemente credere in Dio. Significa credere in quel Dio: il Dio trinitario, incarnato, morto e risorto. Significa aderire a un racconto, a un immaginario collettivo, a un tessuto di riti, messe, processioni, dogmi, simboli. Il cattolicesimo è una religione perché costruisce una forma sociale in cui immergersi. Non si riduce alla fede astratta, ma è un modo di vivere nel mondo e di raccontarsi il mondo.

Credere in una qualche entità superiore, attribuirle tratti e caratteristiche, è invece un problema filosofico. È un interrogativo sulla natura dell’essere, sulla casualità o necessità del nostro esistere. E per me questo interrogativo, oggi, semplicemente non esiste. Non mi definisco né ateo né agnostico: sono un materialista epicureo.

Per me la vita non ha senso. Potevamo esserci o non esserci, e non sarebbe cambiato nulla. Ma proprio per questo, una volta che ci siamo, tanto vale vivere nel modo più felice possibile. E vivere felici, anche se in sé non ha senso, diventa comunque la via più umana e sensata da percorrere.

In questo quadro, mi chiedo: può la pratica religiosa contribuire alla felicità?

E nel tempo ho capito che, per me, vivere felici significa soddisfare tre condizioni fondamentali:

  1. Vivere immersi in un proprio mondo, che può essere fatto anche di riferimenti, riti, simboli, abitudini, orizzonti di senso;

  2. Avere valvole di sfogo appaganti, spazi dove decomprimere, liberare tensioni, ritrovare respiro e silenzio;

  3. Essere circondati da amore, nel senso più pieno: voler bene e sentirsi voluti bene.

Forse sì. Pregare, andare a messa, vivere i riti può aiutare a costruire un mondo in cui ci si sente immersi. 

La religione, in questo senso, può essere anche una pratica di decompressione, una valvola per l’anima, un momento di conforto. Un luogo dove lasciar andare, affidare pensieri, stanchezze, desideri.

E se alla pratica si accompagna anche un’autentica forma di carità, di solidarietà, di amore per gli altri… allora sì, anche la religione può essere un’occasione per vivere meglio. Perché alla fine, l’ultima condizione per essere felici è sentirsi amati e poter amare.


Odilon Redon - Cristo



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